Un plantare, chiamato tecnicamente “ortesi plantare”, è un dispositivo medico che ha lo scopo di migliorare la funzionalità dei piedi.
Quando usare i plantari
In genere i plantari sono realizzati su misura, con materiali diversi sia per densità che per durezza. Alcune delle patologie che si cercano di curare con l’ortesi plantare sono metatarsalgie da sovraccarico, sperone calcaneare, alterazione della biomeccanica del passo (in particolare in soggetti sportivi), ulcere diabetiche, artrite reumatoide, lesioni nervose di origine centrale o periferica.
Come si valuta la necessità di plantari
Verranno chiesti al paziente i sintomi che accusa, dopodiché verrà eseguito un esame visivo per valutarne la forma, le eventuali callosità e le escursioni articolari. In seguito sarà eseguito l’esame baropodometrico a piedi nudi in statica e in dinamica, attraverso il quale potremo valutare gli eventuali sovraccarichi e le ripartizioni dei carichi del piede destro e sinistro. I risultati verranno commentati insieme al paziente.
Il contributo nel campo osteopatico
Una volta escluse patologie di competenza ortopedica, attraverso esami indicati dallo specialista, insieme alla costruzione del plantare, ai fini del controllo omeostatico, può essere intrapreso il trattamento conservativo attraverso le sedute di osteopatia. L’osteopata eseguirà un controllo generale e valuterà la presenza di eventuali accorciamenti delle catene muscolari degli arti inferiori, i blocchi dell’articolazione sotto-astragalica o eventuali limitazioni di mobilità di bacino e dell’anca. In seguito a questa valutazione fatta in collaborazione con il Tecnico Ortopedico, utilizzerà tecniche manipolative specifiche con lo scopo di ripristinare un carico adeguato a livello podalico.