SINTOMI
Il sintomo tipico della metatarsalgia è il dolore a livello dell’avampiede. Tale sensazione, di intensità variabile, può essere acuta, sorda oppure bruciante, e tende a peggiorare stando molte ore in piedi, correndo o camminando a lungo.
Altri sintomi caratteristici della metatarsalgia, comunque meno comuni del dolore all’avampiede, sono:

Dolori lancinanti, formicolio e intorpidimento alle dita dei piedi

Sensazione di avere dei sassolini nelle scarpe

La metatarsalgia può comparire in maniera graduale, ma anche in modo del tutto improvviso.
La comparsa graduale è comune nei casi di sovrappeso/obesità, artrite reumatoide e deformità dei piedi. L’insorgenza improvvisa, invece, è più frequente tra coloro che decidono di cambiare radicalmente qualche loro abitudine quotidiana, per esempio passando da una vita sedentaria a un’attività sportiva intensa, oppure cominciando a indossare ogni giorno dei tipi di scarpe mai calzate in precedenza.
QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO
Prima di richiedere un consulto medico per dei dolori all’avampiede, è bene tenere a riposo il piede dolente per un breve periodo; infatti, tante volte i problemi di metatarsalgia sono di lieve entità e si risolvono con semplici accorgimenti (per esempio, evitando le scarpe col tacco, le scarpe troppo strette, le lunghe camminate ecc).
Se, però, nonostante ciò, le sensazioni dolorose non passano o addirittura peggiorano, ecco che diventa assai importante rivolgersi al medico per un visita accurata.
La metatarsalgia, se trascurata o mal curata, può comportare un peggioramento del dolore al piede colpito e/o l’insorgenza di problemi alla schiena o all’anca.
PREVENZIONE
La metatarsalgia richiede solitamente una terapia conservativa che si può attuare in vari modi, uno di questi in primis è il plantare. Se però i sintomi sono gravi e le cause scatenanti tendono a peggiorare, come nel caso delle deformità ai piedi, l’unica soluzione possibile è l’intervento chirurgico.
La terapia conservativa prevede:

Riposo. Il riposo del piede affetto è uno dei rimedi migliori, indipendentemente dai motivi d’insorgenza della metatarsalgia. Se una persona è in sovrappeso e ha necessità di dimagrire, può praticare degli sport, come il nuoto o il ciclismo, che comportano uno stress minore ai danni degli arti inferiori.

Impacchi di ghiaccio sul piede sofferente. L’applicazione di ghiaccio 4-5 volte al giorno, per almeno 20 minuti a impacco, rappresenta un’ottima soluzione analgesica (cioè contro il dolore).

Elevazione dell’arto sofferente. Per ridurre lo stress a carico dell’arto, è bene mantenere il piede sofferente sollevato, compatibilmente con le attività svolte durante la giornata.

Assunzione di antidolorifici e antinfiammatori al bisogno, consultando il medico.

Indossare scarpe adeguate. Se le scarpe indossate quotidianamente sono responsabili della metatarsalgia, è bene cambiare tipo di calzature. Qualora non si riuscisse a trovare una soluzione adeguata, è consigliabile rivolgersi a un podologo, cioè un esperto nella cura e nella prevenzione delle patologie del piede.

Applicare delle solette antishock, all’interno delle scarpe indossate abitualmente. Esistono delle solette in gomma, gel o sughero, che, se applicate nelle scarpe indossate ogni giorno, riducono l’impatto del piede contro il terreno. Questo rimedio è particolarmente importante per i podisti, i marciatori e per tutti coloro che praticano sport su una superficie dura.

Munirsi di plantari appositi per il piede cavo. Chi soffre di piede cavo può ricorrere all’utilizzo di particolari plantari, che servono a normalizzare l’arcata plantare anomala e a garantire un appoggio del piede più appropriato.

Cura delle patologie favorenti. I sintomi della metatarsalgia dovuta a diabete, artrite reumatoide, gotta o sovrappeso/obesità si mitigano anche curando (per quanto possibile, ovviamente) le appena citate patologie.