Le scarpe sportive più vendute ad oggi, sono le scarpe da calcio, essendo questo sport, uno dei più praticati.
Nell’800, con la diffusione del calcio – in attesa della sua esplosione come fenomeno nel 1900 – le scarpe subirono lente evoluzioni.
Una grande svolta si ebbe a metà del secolo, quando nel 1949 un certo Adolf Dassler, brevettò le tacchette di gomma regolabili e svitabili. Esistevano già, come abbiamo visto, scarpette con i tacchetti, ma è solo nel 1954 che l’invenzione di Dassler rivoluzionò il mondo delle scarpe sportive presentando le “vere prime scarpe da calcio”. Il signor Dassler, tedesco, aveva un nomignolo: “Adi”. Se unite il suo nomignolo all’inizio del suo cognome verrà fuori il marchio che Dassler decise di usare per il business, ovvero l’Adidas.
Curiosità: Solo nel 1977 in Italia furono prodotte le prime scarpe da calcio colorate (prima erano tutte o nere o marrone/cuoio).
Le scarpe da calcio sono scarpe che devono aderire bene al terreno, ma che devono consentire anche un buon controllo del pallone. Per quanto belle – e i calciatori ci tengono all’estetica, come sappiamo – è fondamentale che siano perfette dal punto di vista tecnico.
L’importanza dell’evoluzione tecnologica si era capita già nel 1954: infatti ai mondiali tenutisi in quell’anno la nazionale tedesca, che calzava le nuove scarpe da calcio, riuscì in finale a passare a uno 0-2 a uno 3-2, vincendo i mondiali. I tedeschi riuscirono vincere una partita che sembrava persa, forse proprio grazie a quelle scarpe da calcio, superiori a quelle degli avversari, che permisero un ottimo controllo del pallone.
Purtroppo non è tutto oro quello che luccica… hanno i suoi svantaggi:
-Dovendo essere precise al piede, se non addirittura un numero di meno, procurano delle evidenti callosità al 1° dito e alle unghie
– Una delle tacchette appoggia proprio sotto la testa del 1° metatarso procurando molto spesso dei dolori alle ossa sesamoidi in special modo se usate in campi con poca erba.
Queste problematiche possono essere attenuate (se non addirittura risolte), tramite l’uso di un plantare specifico su misura per la scarpa da calcio. Per questo consigliamo sempre (sia alle nuove generazioni che si avvicinano al calcio per la prima volta, che a chi è già navigato) di effettuare una valutazione baropodometrica per trovare insieme la soluzione migliore per il piede.