Il piede cavo è caratterizzato da un aumento della volta plantare con diversi gradi di cavismo (dal 1° al 3°). Escluse le forme patologiche gravi, il piede cavo è di natura ereditaria (familiarità) o di tipo traumatico.
Sintomi
Se il livello di cavismo è lieve (di 1°\2° grado) la sintomatologia può restare silente fino a tarda età, nei casi più gravi invece, i sintomi molto spesso non sono ai piedi ma alle ginocchia o alla schiena.
In alcuni casi si posso verificare delle callosità a livello metatarsale molto dolenti.
Un’altra particolarità viene riferita delle ripetute distorsioni in supinazione (laterali) che comportano delle cadute con conseguente trauma.
Come si cura
La terapia conservativa è il primo approccio cioè adottando una serie di provvedimenti atti a compensare l’alterazione podalica.
Il plantare è il primo passo da compiere per riportare in asse la gamba con il piede e scaricare eventualmente i sovraccarichi all’avampiede tipici del cavismo. La scarpa anche in questo caso svolge un ruolo importante in quanto il tacco dovrà essere di altezza adeguata in rapporto all’entità del cavismo (altezza 3\4 cm).
Anche uno stretching di allungamento della muscolatura posteriore avrà i suoi benefici.
Oggi della chirurgia non parleremo poiché è un capitolo a parte e coinvolge altre considerazioni che esulano dai contenuti di questo articolo.