Che cos’è l’articolazione di Lisfranc?
L’articolazione di Lisfranc è l’articolazione che mette in contatto le basi dei metatarsali con il mesopiede (cuneiformi e cuboide); si tratta di una articolazione piuttosto complessa dal punto di vista anatomico in quanto i prime tre metatarsali si articolano con i rispettivi cuneiformi e tra di loro mentre il IV ed il V si articolano con il cuboide.
Anche i legamenti che stabilizzano l’articolazione sono numerosi e complessi ma in generale piuttosto robusti nella parte ventrale e sottili e relativamente deboli sul versante dorsale.
Le lesioni a livello di questa articolazione in genere sono lussazioni o fratture.
Le lussazioni possono essere totali, quando tutti i cinque metatarsali si lussano, o parziali, quando il trauma ne interessa solo alcuni. In genere quelli mediali o quelli laterali. Nella maggior parte dei casi i metatarsali, a seguito della trazione dei tendini che su di essi si inseriscono, si dislocano dorsalmente e lateralmente.
Le lussazioni totali si manifestano con una sintomatologia piuttosto clamorosa, con dolore importante, tumefazione imponente a carico del dorso del piede ed ecchimosi nella pianta del piede; le lussazioni parziali hanno in generale una clinica meno clamorosa ed in alcuni casi possono essere confuse con semplici distorsioni. Nelle lussazioni totali la diagnosi si potrà fare con semplici radiografie eventualmente in più proiezioni che potranno documentare la perdita di contatto tra i capi articolari. Spesso si associano fratture o distacchi parcellari che rappresentano un ulteriore motivo di sospetto.
Nei casi dubbi o nella pianificazione chirurgica è importante ricorrere ad esami ulteriori come rx dinamiche o TC. Non infrequentemente le lussazioni della Lisfranc possono passare misconosciute in caso di pazienti politraumatizzati o per lesioni sottostimate e diagnosticate come semplici distorsioni.
Trattamento
Il trattamento consiste nella riduzione, ovvero nel preciso riposizionamento dei capi articolari nella loro posizione originaria; questo può essere effettuato in maniera incruenta, cioè con manovre esterne, o se non possibile, con un intervento chirurgico. Una volta riposizionati i capi articolari devono essere adeguatamente stabilizzati con mezzi di sintesi diversi a seconda dei casi (fili di Kirschner, viti, placche…); non sempre è sufficiente il semplice contenimento con tutore o apparecchio gessato in quanto la lussazione è frequentemente instabile e tende a ripresentarsi.
Per un risultato ottimale è indispensabile che la riduzione venga effettuata precocemente, possibilmente nelle prime ore, in quanto i processi riparative rendono via via più difficoltoso il trattamento.
Il trattamento degli esiti consiste nella maggior parte dei casi in una riduzione della posizione dei segmenti ossei associata ad una artrodesi cioè ad un bloccaggio definitivo dei capi articolari, in particolare dei segmenti mediali (I°, II°, III° metatarsale con i rispettivi cuneiformi).